E' ufficialmente finito il periodo pre-natalizio!! Natale ormai è alle spalle e con lui le centinaia di persone passate per il negozio. I postumi, però, ancora si sentono: basti pensare che la vigilia sono crollato alle 11 e mezza di sera! Ma il pensiero che, almeno per un altro anno, non rivedrò più quel fiume di gente agitata, mi fa dormire sonni tranquilli.
Ogni giorno lo stress iniziava ancora prima di entrare in negozio. Dal parcheggio??Ma noo! Dalla fila di auto per entrare nel parcheggio! E una volta entrati? Migliaia di persone al volante, completamente spaesate alla ricerca della tanto ambita lucina verde che indica posto libero. Poi, una volta parcheggiato, pensate che sia finita? Troppo facile! Bisogna superare l'ostacolo "tappeto mobile"! E già! Per arrivare al negozio dal parcheggio si devono passare due lunghissimi e lentissimi tappeti mobili. Quindi provate ad immaginare il commesso su questa pedana (già in ritardo perchè ha impiegato quasi 30 minuti a trovare parcheggio), che chiede "permesso" per poter passare. Risultato? Niente! Loro non si spostano e occupano tutto lo spazio possibile incuranti...Ma di cosa mi stupisco?? In fondo non siamo in Inghilterra!!
Sono stato spesso a Londra e là c'è tutto un altro modo di comportarsi: la gente molto educatamente si mette sulla destra per lasciar passare chi deve andare a lavoro! Qui no! Non funziona così! Sembra quasi che usino il tappeto mobile per rilassarsi, si lasciano cullare mentre la vista scorre. Cosa succede se chiedi "permesso"?? Come pecoroni inbufaliti rispondono: " Che vai de corsa? Dove devi annà?"
Che nervoso! Dove devo andare? A lavorare a contatto con gente come te! Ed effettivamente avete ragione: che fretta c'è di trovarmi circondanto da questo gregge di pecoroni??
Una volta arrivato in negozio?? Ancora non ti sei tolto la giacca che vengono a chiamarti in magazzino: "Scusa posso chiedere?"
Io: " Ancora non ho attaccato signora!"
Signora:" Ma non c'è nessuno libero!"
Aspettare noo?? Per lei la regola " che fretta c'è" non vale??
Uscito dal magazzino vengo subito bloccato da un'altra signora che mi chiede: "Armani Maria da donna ce l'hai?" Iniziamo bene! Si dice Armani Mania!Il negozio è invaso. Sembra di essere in un mercato: mi dai questo, mi dai quello, quanto mi fai questo, quanto mi fai quello," Vabbè mettice pure quell'altro". I profumi, i trucchi e le creme vengono trattati come salumi. I cestini si riempiono di prodotti come fosse niente! La media scontrino è altissima. Invoco la crisi ma dove sta? Forse dimentico che sotto le feste ci si dimentica anche della crisi e dei risparmi: meglio spendere tutta la tredicesima piuttosto che lasciare qualche zia lontana senza regalo.
E i pacchetti? So che rischio di essere ripetitivo, ma sono costretto a raccontarvi ancora di questi benedetti pacchetti! Io non farei mai 15 minuti di fila per farmi fare un pacchetto, ma credo di essere l'unico! Le persone si mettono in coda. Sbuffano ma non mollano. Eh già, 300 euro a profumi possono spenderli, ma 3 euro per la carta regalo noooo, sia mai!!
Oggi c'è stato anche il cliente " vivo tra le nuvole":"Posso farti una domanda?" Io:"Prego dimmi pure."
Signore:" Vendete anche profumi qui?"
Mi prende in giro? E' una profumeria, cosa dovremmo vendere frutta e verdura?
"...Si vendiamo i profumi."
Signore:" Ah ok, non so se lo conosci ma io sto cercando j'adore di Dior."
A questo punto penso che sia scemo e ne ho la conferma quando mi dice che pensava che costasse massimo dieci euro!! Forse dovresti davvero andare a comprare un po' di frutta; con 10 euro ne predi una marea!
Ovviamente, anche oggi, dei clienti sono entrati poco prima che la serranda si abbasssse e hanno avuto anche il coraggio di chiedere un pacchetto alle dieci e un quarto di sera!! Che vergogna! Secondo me questa gente non ha mai faticato in vita sua, se no avrebbe rispetto di chi lavora!
Finalmente arrivano le 18 e 30 della vigilia di Capodanno : siamo ufficialmente chiusi!! Non posso spiegarvi che gioia cacciare i clienti ritardatari che mi pregano di entrare!!! ahuahauhauahuah :)
Il "no" che esce dalla mia bocca è così squillante che sembra il suono stridulo di un bicchiere di cristallo appena pulito!! Questo è il mio regalo: la mia piccola vendetta!! Mi dispiace miei cari, potevate pensarci prima!
Ovviamente chi lavora al centro commerciale non farà mai un ponte. E quindi, sfortunatamente, si torna a lavorare di domenica... E indovinate un po'? Sorpresa: i clienti sono tutti già lì!! Hanno festeggiato il capodanno qui dentro? Andatevene! Andate a piazza Navona... non ci va più nessuno?? Non va più di moda??
Vabbè dai oggi è domenica, domani andrà meglio... Ma quando mai! Di nuovo tutti presenti!! Forse chi ha il maggior numero di presenze vince un premio?? C'è un concorso del quale non sono stato informato?? Anche martedì, stesso scenario!! Mah...Non so proprio come spiegarlo!
Vogliamo parlare dei clienti che tornano a cambiare il regalo? Per sceglierne uno dello stesso importo ci mettono due ore! Sapete perchè?? Non possono pagare la differenza! Forse hanno speso tutto prima?? Allora mi chiedo: se avete speso tutto, che ci fate ancora a spasso? Mmm ho l'impressione di essermi risposto da solo: passeggiano!
Oggi dopo piu' di un mese ho trovato il tempo di andare dal barbiere e mentre aspetto il mio turno leggo il Messaggero. Neanche a farlo apposta mi casca l'occhio su un articolo che riguarda il boom dei centri commerciali. Secondo voi chi c'è in testa?? Porta di Roma ovviamente!! Solo la domenica prima di Natale sono passati per il centro commerciale 106 mila pecoroni; e in tutto il 2009? 16 milioni!! Un altro anno così e muoio!! Vi odiooooooooo! ;-)
sabato 26 dicembre 2009
lunedì 14 dicembre 2009
Week-end di rabbia!
Secondo week-end di pazzia: il centro commerciale apre le porte, ed eccolo riempirsi,in ogni millimetro quadrato.
Come al solito, anche oggi, arrivano clienti con le domande piu' assurde: "Mi sa dire che differenza c'è tra il profumo col vaporizzatore e quello senza?"
Cosa avrei potuto rispondere se non: "La differenza è che uno vaporizza il profumo e l'altro no!"
Sarebbe stato divertente inventarsi chissà quale stravagante motivazione, ma in questi giorni l'umorismo lascia il posto ad una triste stanchezza. Triste perchè ti rendi conto che non sei più un commesso al lavoro, ma sei diventato uno schiavo al servizio di zotiche cavallette!
Un esempio di cliente schiavista? Eccolo qui!
Donna sulla trentina con rosso mogano in testa ( quasi prugna con sfumature viola ) :"Ancora stai a fà i pacchetti? So tre ore che stamo qua dentro! Mica ce potemo sta tutto er giorno!"
Allora perchè non te ne vai a casa e il pacchetto, con tutte quelle poracciate da 10 euro, te lo fai da sola??? Costa più la carta che il regalo!
Due ragazzi vogliono fare un regalo ad un'amica: "Vogliamo spendere massimo 8 euro e 50 centesimi!" Wow che grandi Amici...
Voglio comunque fare il professionale e proporgli qualcosa su quel prezzo...creme corpo, bagnoschiuma, mini trouss di trucco. Sapete qual'è la loro risposta? "La nostra amica non è il tipo che usa queste cose." E cosa pensavate di trovare in profumeria? Prosciutti? Poi sinceramente con 8 euro fate piu' bella figura a non farglielo proprio il regalo!
Ormai non faccio piu' caso a cosa incarto, ho capito che al giorno d'oggi si puo' regalare davvero di tutto. Anche un labello! Si! Ho fatto il pacchetto anche per un labello!
Starete pensando: "Che cattivo che sei! Se non possono permettersi altro cosa devono fare?"
Far finta che non sia un regalo per esempio!
La gente sotto Natale non conosce vergogna!
In tutto questo trambusto non poteva mancare la titolare perennemente in negozio, che macina soldi con le pupille a forma di $ stile paperon di paperoni, non accorgendosi però, di macinare anche noi dipendenti! Il suo isterismo è contagioso e deleterio. Spesso vorresti mollare, perchè ti rendi conto che nessuno apprezza i tuoi sforzi: sia clienti che datori di lavoro. Ti accorgi per loro sei solo un numero: non hai anima, non hai un carattere o una personalità, per non parlare di necessità umane fondamentali come il riposo. A Natale in nome del profitto tutto si azzera! Ma si sta azzerando anche la mia pazienza: BASTAAAAA!
Vado a letto! Domani mi aspettano altre 10 lunghissime ore in quella gabbia di matti: hanno chiuso i manicomi e hanno aperto i centri commerciali??? Poi uno si meraviglia se in giro ci sta qualcuno che si diverte a tirare statuette in faccia alla gente! Sarà la fine mia: se continua così tra qualche anno, a Natale, mi vedrete con gli occhi spiritati a tirare profumi per Porta di Roma ! Notte
Come al solito, anche oggi, arrivano clienti con le domande piu' assurde: "Mi sa dire che differenza c'è tra il profumo col vaporizzatore e quello senza?"
Cosa avrei potuto rispondere se non: "La differenza è che uno vaporizza il profumo e l'altro no!"
Sarebbe stato divertente inventarsi chissà quale stravagante motivazione, ma in questi giorni l'umorismo lascia il posto ad una triste stanchezza. Triste perchè ti rendi conto che non sei più un commesso al lavoro, ma sei diventato uno schiavo al servizio di zotiche cavallette!
Un esempio di cliente schiavista? Eccolo qui!
Donna sulla trentina con rosso mogano in testa ( quasi prugna con sfumature viola ) :"Ancora stai a fà i pacchetti? So tre ore che stamo qua dentro! Mica ce potemo sta tutto er giorno!"
Allora perchè non te ne vai a casa e il pacchetto, con tutte quelle poracciate da 10 euro, te lo fai da sola??? Costa più la carta che il regalo!
Due ragazzi vogliono fare un regalo ad un'amica: "Vogliamo spendere massimo 8 euro e 50 centesimi!" Wow che grandi Amici...
Voglio comunque fare il professionale e proporgli qualcosa su quel prezzo...creme corpo, bagnoschiuma, mini trouss di trucco. Sapete qual'è la loro risposta? "La nostra amica non è il tipo che usa queste cose." E cosa pensavate di trovare in profumeria? Prosciutti? Poi sinceramente con 8 euro fate piu' bella figura a non farglielo proprio il regalo!
Ormai non faccio piu' caso a cosa incarto, ho capito che al giorno d'oggi si puo' regalare davvero di tutto. Anche un labello! Si! Ho fatto il pacchetto anche per un labello!
Starete pensando: "Che cattivo che sei! Se non possono permettersi altro cosa devono fare?"
Far finta che non sia un regalo per esempio!
La gente sotto Natale non conosce vergogna!
In tutto questo trambusto non poteva mancare la titolare perennemente in negozio, che macina soldi con le pupille a forma di $ stile paperon di paperoni, non accorgendosi però, di macinare anche noi dipendenti! Il suo isterismo è contagioso e deleterio. Spesso vorresti mollare, perchè ti rendi conto che nessuno apprezza i tuoi sforzi: sia clienti che datori di lavoro. Ti accorgi per loro sei solo un numero: non hai anima, non hai un carattere o una personalità, per non parlare di necessità umane fondamentali come il riposo. A Natale in nome del profitto tutto si azzera! Ma si sta azzerando anche la mia pazienza: BASTAAAAA!
Vado a letto! Domani mi aspettano altre 10 lunghissime ore in quella gabbia di matti: hanno chiuso i manicomi e hanno aperto i centri commerciali??? Poi uno si meraviglia se in giro ci sta qualcuno che si diverte a tirare statuette in faccia alla gente! Sarà la fine mia: se continua così tra qualche anno, a Natale, mi vedrete con gli occhi spiritati a tirare profumi per Porta di Roma ! Notte
mercoledì 9 dicembre 2009
Ponte dell'immacolata...
Quando ero bambino l'8 dicembre era il giorno in cui si faceva l'albero di Natale.
Ricordo ancora con quanta ansia lo aspettassi. Scegliere l'albero giusto, appendere insieme le palline, disporre le luci, i capelli d'angelo e la neve artificiale: era un momento per stare insieme alla famiglia e al tempo stesso esprimere la propria creatività. Purtroppo, come spesso accade, molte tradizioni si perdono nel tempo e ad un certo punto mia madre decise che anche quest'ultima doveva finire: l'albero "sporcava"!!! O_O
Niente più albero in nome della praticità!
Oggi come allora è l'8 dicembre e più mi guardo intorno e più sono portato a pensare che la tradizione di fare l'albero assieme ai familiari sia stata sostituita da un'altra tradizione: tutti al centro commerciale con la famiglia!
Ma oggi è solo l'ultimo dei quattro giorni di ponte. Fin da sabato il centro commerciale ha iniziato a esplodere di gente, e quando dico esplodere non esagero!! Si ha davvero l'impressione di un esplosione imminente: Persone riempono ogni angolo, non c'è una panchina libera e file interminabili ovunque.
Così il cliente entra in negozio già stressato dalla situazione fuori nei corridoi, per non parlare del tempo speso per riuscire ad entrare nel parcheggio e poi trovare un posto libero. Il commesso, invece, oltre che per il parcheggio, è stressato per la situazione in negozio e per le code che ha dovuto fare per mettere sotto i denti un boccone durante la sua risicata pausa: che la battaglia abbia inizio!
Entrare con il carrello della spesa in negozio, quando è pieno, è un problema: il cliente corre il rischio di rompere qualcosa...Poi chi glielo spiega che vige la regola del "chi rompe paga": Ho i brividi solo a pensarci. Quindi si cerca di risolvere il problema a monte. Così ecco la mia responsabile chiedere ad un cliente, con la consueta gentilezza stile Candy Candy, di lasciare il carrello fuori. Il cliente non esita a rispondere scocciato:"Annamosene da sta stronza!"
Mmm...mi chiedo: Perchè "stronza"? Cos'ha detto per meritarsi questo titolo? Perchè poi si permette di chiamarla stronza?
La mia responsabile, purtroppo, rimane spiazzata (chi non lo sarebbe) e incassa senza rispondere.
Risultato parziale: Commesso 0 Cliente 1
Il cliente n°2 entra in negozio e ha già fatto acquisti in un'altra profumeria, dove però non le hanno fatto il pacchetto:"Ho comprato queste creme da un'altra parte, ma non mi hanno fatto la confezione, puoi farmela tu?"
Io:"Signora mia, ma cosa crede? Forse pensa che siamo tutti una grande famiglia?? Forse perchè siamo vicini al Natale i commessi sono obbligati a fare beneficenza?? Come le viene in mente?"
La cliente accorgendosi della figura, da lei definita " merdaiola", decide di acquistare qualcosa, assicurandosi però di avere una bella confezione sia per i prodotti acquistati da noi che per quelli acquistati nell'altra profumeria.
Non è finita qui!!
Mentre il mio collega le faceva il pacchetto, non apprezzando come lo stava incartando, mi chiede:"Ma che sta a fa questo?"
Ah ma allora non ci siamo capiti...
Io: "Signora mia, prenda i suoi pacchetti e gentilemente se ne vada! Visto che non le piacciono le confezioni non le incarto nemmeno quello che ha comprato qui!" :)
Pareggio: Commesso 1 Cliente 1
Cliente n°3 paga una confenzione con la carta di credito: "Mi scusi, ma mi sono accorto che mi ha fatto pagare 3 centesimi in piu'!"
O_O Sono allibito! Come fa ad accorgersi anche dei 3 centesimi...senza parole! Una cosa del genere pone il commesso su un livello talmente superiore che la partita si puo' concludere qui.
Finale : Commesso 100 Cliente poraccio!
Sapevate che quando i clienti fanno i regali di Natale, il commesso finisce per sapere che tipo di rapporto c'è con la persona al quale deve fare il regalo?
Eh già! Il cliente ti rende partecipe, anche se nessuno si sognerebbe di chiederlo!
Così sono venuto a conoscenza che due nipoti regalavano alle zie delle vere e proprie stupidaggini, perchè i loro genitori, al momento dell'acquisto, gli ricordavano lo schifo di regalo che avevano ricevuto proprio da quegli zii.
Ti rendi conto che le coppie giovani hanno il terrore di farsi il regalo di Natale : "E se ce lasciamo prima der 25?"
Le ragazzine, invece, sono delle serpi. Fanno i regali alle loro amiche cercando di non superare la cifra dei regali ricevuti...Cosa che, in realtà, fanno anche le meno ragazzine!!
Per fortunas, in uno scenario tanto deprimente c'è ancora la mamma che fa il regalo ai propri figli di 40 anni, e ai nipotini; senza nè calcoli nè programmi, ma semplicemente per il sano piacere di vedere i propri cari felici! Sono questi i clienti per cui sei contento di lavorare!
In un week end così ricco, non potevano mancare i soliti stravolgimenti di nome:
Escape di Calvin Klein diventa Escopa
Rose the one di Dolce e Gabbana diventa The one di Rosy
Versace diventa Versaggi
Per oggi è tutto! Vado a letto, domani è giovedì, il mio giorno libero... Ops..non più! Ricordate? Sotto Natale e' vietato riposarsi! :-)
Notte!
Ricordo ancora con quanta ansia lo aspettassi. Scegliere l'albero giusto, appendere insieme le palline, disporre le luci, i capelli d'angelo e la neve artificiale: era un momento per stare insieme alla famiglia e al tempo stesso esprimere la propria creatività. Purtroppo, come spesso accade, molte tradizioni si perdono nel tempo e ad un certo punto mia madre decise che anche quest'ultima doveva finire: l'albero "sporcava"!!! O_O
Niente più albero in nome della praticità!
Oggi come allora è l'8 dicembre e più mi guardo intorno e più sono portato a pensare che la tradizione di fare l'albero assieme ai familiari sia stata sostituita da un'altra tradizione: tutti al centro commerciale con la famiglia!
Ma oggi è solo l'ultimo dei quattro giorni di ponte. Fin da sabato il centro commerciale ha iniziato a esplodere di gente, e quando dico esplodere non esagero!! Si ha davvero l'impressione di un esplosione imminente: Persone riempono ogni angolo, non c'è una panchina libera e file interminabili ovunque.
Così il cliente entra in negozio già stressato dalla situazione fuori nei corridoi, per non parlare del tempo speso per riuscire ad entrare nel parcheggio e poi trovare un posto libero. Il commesso, invece, oltre che per il parcheggio, è stressato per la situazione in negozio e per le code che ha dovuto fare per mettere sotto i denti un boccone durante la sua risicata pausa: che la battaglia abbia inizio!
Entrare con il carrello della spesa in negozio, quando è pieno, è un problema: il cliente corre il rischio di rompere qualcosa...Poi chi glielo spiega che vige la regola del "chi rompe paga": Ho i brividi solo a pensarci. Quindi si cerca di risolvere il problema a monte. Così ecco la mia responsabile chiedere ad un cliente, con la consueta gentilezza stile Candy Candy, di lasciare il carrello fuori. Il cliente non esita a rispondere scocciato:"Annamosene da sta stronza!"
Mmm...mi chiedo: Perchè "stronza"? Cos'ha detto per meritarsi questo titolo? Perchè poi si permette di chiamarla stronza?
La mia responsabile, purtroppo, rimane spiazzata (chi non lo sarebbe) e incassa senza rispondere.
Risultato parziale: Commesso 0 Cliente 1
Il cliente n°2 entra in negozio e ha già fatto acquisti in un'altra profumeria, dove però non le hanno fatto il pacchetto:"Ho comprato queste creme da un'altra parte, ma non mi hanno fatto la confezione, puoi farmela tu?"
Io:"Signora mia, ma cosa crede? Forse pensa che siamo tutti una grande famiglia?? Forse perchè siamo vicini al Natale i commessi sono obbligati a fare beneficenza?? Come le viene in mente?"
La cliente accorgendosi della figura, da lei definita " merdaiola", decide di acquistare qualcosa, assicurandosi però di avere una bella confezione sia per i prodotti acquistati da noi che per quelli acquistati nell'altra profumeria.
Non è finita qui!!
Mentre il mio collega le faceva il pacchetto, non apprezzando come lo stava incartando, mi chiede:"Ma che sta a fa questo?"
Ah ma allora non ci siamo capiti...
Io: "Signora mia, prenda i suoi pacchetti e gentilemente se ne vada! Visto che non le piacciono le confezioni non le incarto nemmeno quello che ha comprato qui!" :)
Pareggio: Commesso 1 Cliente 1
Cliente n°3 paga una confenzione con la carta di credito: "Mi scusi, ma mi sono accorto che mi ha fatto pagare 3 centesimi in piu'!"
O_O Sono allibito! Come fa ad accorgersi anche dei 3 centesimi...senza parole! Una cosa del genere pone il commesso su un livello talmente superiore che la partita si puo' concludere qui.
Finale : Commesso 100 Cliente poraccio!
Sapevate che quando i clienti fanno i regali di Natale, il commesso finisce per sapere che tipo di rapporto c'è con la persona al quale deve fare il regalo?
Eh già! Il cliente ti rende partecipe, anche se nessuno si sognerebbe di chiederlo!
Così sono venuto a conoscenza che due nipoti regalavano alle zie delle vere e proprie stupidaggini, perchè i loro genitori, al momento dell'acquisto, gli ricordavano lo schifo di regalo che avevano ricevuto proprio da quegli zii.
Ti rendi conto che le coppie giovani hanno il terrore di farsi il regalo di Natale : "E se ce lasciamo prima der 25?"
Le ragazzine, invece, sono delle serpi. Fanno i regali alle loro amiche cercando di non superare la cifra dei regali ricevuti...Cosa che, in realtà, fanno anche le meno ragazzine!!
Per fortunas, in uno scenario tanto deprimente c'è ancora la mamma che fa il regalo ai propri figli di 40 anni, e ai nipotini; senza nè calcoli nè programmi, ma semplicemente per il sano piacere di vedere i propri cari felici! Sono questi i clienti per cui sei contento di lavorare!
In un week end così ricco, non potevano mancare i soliti stravolgimenti di nome:
Escape di Calvin Klein diventa Escopa
Rose the one di Dolce e Gabbana diventa The one di Rosy
Versace diventa Versaggi
Per oggi è tutto! Vado a letto, domani è giovedì, il mio giorno libero... Ops..non più! Ricordate? Sotto Natale e' vietato riposarsi! :-)
Notte!
sabato 28 novembre 2009
I 30 centesimi che cambiano la vita.
Sappiamo tutti che c'è crisi, ma quello che la maggior parte di noi non ha ancora capito è se la crisi vera deve ancora arrivare o ce la siamo lasciata alle spalle. Comunque sia, una conseguenza di questa crisi è un'altra crisi: la mia crisi di nervi! Capisco che al giorno d'oggi bisogna tenersi i soldi sotto al cuscino, ma c'è qualcuno che esagera davvero. Un esempio? Cliente arriva alla cassa chiedendomi un prezzo di un mascara:"Quanto costa il double extension di l'Oreal?"
Io non ricordando il prezzo esatto, rispondo con una cifra approssimativa:" 14 euro e 80 centesimi piu' o meno."
La cliente:"Ok perfetto, lo prendo!"
Arriviamo in cassa e dopo avere passato il prodotto al computer mi accorgo di aver sbagliato. Ma non di tanto, credetemi, il prezzo esatto è 15 euro e 10 centesimi, mi correggo e riferisco alla cliente il giusto prezzo. Mai mi sarei aspettato una risposta come questa: "ah ok, allora no, non è il momento."O_O
Ho fatto fatica a non ridere. Non è il momento? Ma che significa? Non è il momento di spendere 30 centesimi? 30 centesimi al giorno sono 9 euro al mese? Spiegatemi cosa significa che non è il momento. Io, invece, credo che sia proprio il momento...Il momento di dire, come farebbero molti dei miei clienti affezionati: "A purciaraaaaaa!"
Altra segnalazione: Chanel diventa Cianel! Ma dai...Non è possibile! Tutti, ma proprio tutti, sanno come si pronuncia! Anzi credo che sia stata anche una delle prime parole che ho detto da bambino!:) Non c'è niente da fare: in periferia a Roma Chanel è Cianel.
A volte i clienti possono anche essere rozzi, tirchi e maleducati, ma sono, nel bene e nel male, sempre al centro delle nostre giornate lavorative. Le pagine di questo blog sarebbero bianche senza di loro e trovo un gusto perverso nel raccontarvi queste storielle quotidiane tanto da non riuscire ad addormentarmi serenamente senza essermi sfogato per bene ;)
Ahh adesso posso pure andare a dormire. A domani.
Notte.
Io non ricordando il prezzo esatto, rispondo con una cifra approssimativa:" 14 euro e 80 centesimi piu' o meno."
La cliente:"Ok perfetto, lo prendo!"
Arriviamo in cassa e dopo avere passato il prodotto al computer mi accorgo di aver sbagliato. Ma non di tanto, credetemi, il prezzo esatto è 15 euro e 10 centesimi, mi correggo e riferisco alla cliente il giusto prezzo. Mai mi sarei aspettato una risposta come questa: "ah ok, allora no, non è il momento."O_O
Ho fatto fatica a non ridere. Non è il momento? Ma che significa? Non è il momento di spendere 30 centesimi? 30 centesimi al giorno sono 9 euro al mese? Spiegatemi cosa significa che non è il momento. Io, invece, credo che sia proprio il momento...Il momento di dire, come farebbero molti dei miei clienti affezionati: "A purciaraaaaaa!"
Altra segnalazione: Chanel diventa Cianel! Ma dai...Non è possibile! Tutti, ma proprio tutti, sanno come si pronuncia! Anzi credo che sia stata anche una delle prime parole che ho detto da bambino!:) Non c'è niente da fare: in periferia a Roma Chanel è Cianel.
A volte i clienti possono anche essere rozzi, tirchi e maleducati, ma sono, nel bene e nel male, sempre al centro delle nostre giornate lavorative. Le pagine di questo blog sarebbero bianche senza di loro e trovo un gusto perverso nel raccontarvi queste storielle quotidiane tanto da non riuscire ad addormentarmi serenamente senza essermi sfogato per bene ;)
Ahh adesso posso pure andare a dormire. A domani.
Notte.
martedì 24 novembre 2009
Incubo pacchetti!
Sono ufficialmente iniziati gli acquisti di Natale!
Da cosa me ne sono accorto? E' ovvio! Dalla miriade di pacchetti che abbiamo fatto sabato e domenica.
Alla fatica di ogni giorno se ne aggiunge un'altra: non solo devi seguire il cliente durante tutta la vendita, ma devi anche sopportarlo quando ti fissa mentre confezioni il suo "amato" pacchetto. Sembra uno scherzo, ma fare i pacchetti con gli occhi del cliente puntati addosso diventa davvero complicato. Il cliente sta lì, dritto davanti a te. Segue ogni tuo movimento ed è sempre pronto ad intervenire in qualsiasi momento. Non certo per aiutarti, ma per vigilare affinchè il"suo" pacchetto sia il migliore!!
E già! C'è anche chi fa storie per un pacchetto! Le richieste spaziano dal tipo e dal colore della carta e del nastro, al modo di incartare o di mettere il nastro, di arricciare o fare il fiocchetto.
Mi chiedo se il cliente è consapevole che il pacchetto è un servizio in piu'...Lo sa che il negozio lo offre gratuitamente a spese del commesso che è praticamente costretto a farlo senza ricevere un euro in più??
Ovviamente no, ma anche se lo sapesse non credo gliene importerebbe granchè!
L'importante è che i suoi doni natalizi siano confezionati alla perfezione, che ci frega del commesso: un regalo ben confezionato fa la differenza!
Non poteva mancare in questo primo sabato di regali, il cliente "fai il pacchetto come dico io"!
Mentre incarto i regali di una signora, lei esordisce dicendo: "La tua collega però è piu' brava a farli..."
Io: "Benissimo, allora lo fa la mia collega."
Cliente:" ma pecchè hai messo la carta rossa? Metti quella bianca e nera."
Pazientemente cambio carta..
Cliente: "Ma non puoi mettere i regali dentro le bustine?Mi piacciono di più"
Io: ok signora ci vorrei tanto mettere lei dentro ad una bustina!
Cliente: "Il nastro rosso no, ti prego! Era meglio che li faceva la tua collega."
Io senza parole. Ma che maleducata! Avrei voluto chiudergli la bocca proprio con quel nastro nastro rosso...Magari stavolta l'abbinamento dei colori le sarebbe piaciuto.
In due anni e mezzo di lavoro al centro commerciale ho impacchettato di tutto e di più. Dai profumi piu' costosi alle saponette in offerta. E già, c'è anche chi chiede il pacchetto per una saponetta da 50 centesimi. Sicuramente costa di piu' la carta che il regalo. Mi è capitato di incartare una saponetta Mantovani da 60 centesimi, ma comprata in offerta a 20, un Labello da 1,60 euro, uno shampo Pantene da 2,29 euro, uno struccante per occhi Nivea da 4 euro e via dicendo..il cliente non si fa davvero scrupoli e non mi stupirò se un giorno mi chiederanno di incartare una confezione di assorbenti interni!
Da segnalare anche in questo week-end un simpatico stravolgimento di nome. Indovinate cosa diventa Opium di Ysl?
Cliente:" Avete le confezioni regalo di oppio?"
Io: "Oppioo? Credo stia cercando nel posto sbagliato!"
E per finire una cliente che fa un commento poco delicato e che per giustificarsi mi dice: "scusa il francismo." Il francismo? Ma cos'è? Posso darvi un consiglio ? Non giustificatevi, fate una figura piu' bella.
Per oggi è tutto, non ho molto sonno, ma magari con una spruzzata di Oppio...:-)
Notte!
Da cosa me ne sono accorto? E' ovvio! Dalla miriade di pacchetti che abbiamo fatto sabato e domenica.
Alla fatica di ogni giorno se ne aggiunge un'altra: non solo devi seguire il cliente durante tutta la vendita, ma devi anche sopportarlo quando ti fissa mentre confezioni il suo "amato" pacchetto. Sembra uno scherzo, ma fare i pacchetti con gli occhi del cliente puntati addosso diventa davvero complicato. Il cliente sta lì, dritto davanti a te. Segue ogni tuo movimento ed è sempre pronto ad intervenire in qualsiasi momento. Non certo per aiutarti, ma per vigilare affinchè il"suo" pacchetto sia il migliore!!
E già! C'è anche chi fa storie per un pacchetto! Le richieste spaziano dal tipo e dal colore della carta e del nastro, al modo di incartare o di mettere il nastro, di arricciare o fare il fiocchetto.
Mi chiedo se il cliente è consapevole che il pacchetto è un servizio in piu'...Lo sa che il negozio lo offre gratuitamente a spese del commesso che è praticamente costretto a farlo senza ricevere un euro in più??
Ovviamente no, ma anche se lo sapesse non credo gliene importerebbe granchè!
L'importante è che i suoi doni natalizi siano confezionati alla perfezione, che ci frega del commesso: un regalo ben confezionato fa la differenza!
Non poteva mancare in questo primo sabato di regali, il cliente "fai il pacchetto come dico io"!
Mentre incarto i regali di una signora, lei esordisce dicendo: "La tua collega però è piu' brava a farli..."
Io: "Benissimo, allora lo fa la mia collega."
Cliente:" ma pecchè hai messo la carta rossa? Metti quella bianca e nera."
Pazientemente cambio carta..
Cliente: "Ma non puoi mettere i regali dentro le bustine?Mi piacciono di più"
Io: ok signora ci vorrei tanto mettere lei dentro ad una bustina!
Cliente: "Il nastro rosso no, ti prego! Era meglio che li faceva la tua collega."
Io senza parole. Ma che maleducata! Avrei voluto chiudergli la bocca proprio con quel nastro nastro rosso...Magari stavolta l'abbinamento dei colori le sarebbe piaciuto.
In due anni e mezzo di lavoro al centro commerciale ho impacchettato di tutto e di più. Dai profumi piu' costosi alle saponette in offerta. E già, c'è anche chi chiede il pacchetto per una saponetta da 50 centesimi. Sicuramente costa di piu' la carta che il regalo. Mi è capitato di incartare una saponetta Mantovani da 60 centesimi, ma comprata in offerta a 20, un Labello da 1,60 euro, uno shampo Pantene da 2,29 euro, uno struccante per occhi Nivea da 4 euro e via dicendo..il cliente non si fa davvero scrupoli e non mi stupirò se un giorno mi chiederanno di incartare una confezione di assorbenti interni!
Da segnalare anche in questo week-end un simpatico stravolgimento di nome. Indovinate cosa diventa Opium di Ysl?
Cliente:" Avete le confezioni regalo di oppio?"
Io: "Oppioo? Credo stia cercando nel posto sbagliato!"
E per finire una cliente che fa un commento poco delicato e che per giustificarsi mi dice: "scusa il francismo." Il francismo? Ma cos'è? Posso darvi un consiglio ? Non giustificatevi, fate una figura piu' bella.
Per oggi è tutto, non ho molto sonno, ma magari con una spruzzata di Oppio...:-)
Notte!
venerdì 20 novembre 2009
Piccola malefica signora Minù!
Giorno libero!
In realtà sarei dovuto stare a casa domani, ma un venerdì di riposo sembrava troppo bello per essere vero: collega malata + una marea di merce = venerdì si lavora! Starete pensando a cosa mi cambia: venerdì o giovedì è uguale, dovrebbero essere equivalenti... E invece no! Stare a casa di venerdì, quando lavori in un centro commerciali tutti i sabato e domenica, ti dà quasi l'illusione di appartenere alla categoria di lavoratori "normali" che hanno il week-end libero.
Nelle due ultime giornate al negozio ci sono state un paio di clienti sicurmanete da segnalare!!
Fiorella Mannoia diceva che le donne sono dolcemente complicate, io credo sia più giusto dire stronzamente complessate. La donna, quando si trova a disagio, diventa cattiva. Non tutte, ovviamente; ci sono anche quelle che abbassano gli occhi e neanche rispondono...
Ma tornando alle perfide, eccola qui: la signora Minù, che si alza sulle punte per prendere un profumo esposto sullo scaffale piu' alto. La mia collega Barbara la vede in difficoltà, ma essendo già impegnata, mi chiede se potevo aiutarla io.
Mi avvicino e le dico: "Serve aiuto, signora?"
La tappa risponde: "Mamma mia quanto sei alto! Dai quasi fastidio, era meglio che facevo da sola".
E' vero sono alto, ma se lei è un abitante del'isola dei lillipuziani che colpa ne ho?!
Rispondo semplicemte: "Grazie signora, è gentile". E le prendo comunque la confezione dallo scaffale.
In realtà avrei voluto dirle: "Bene faccia da sola, voglio proprio gustarmi la scena della sua scalata verso l'ultimo scaffale! Buon arrampicata!"
L'altra segnalazione riguarda ancora una volta lo stravolgimento dei nomi dei profumi: Cheap and chic di Moschino diventa...Cippi Ciappi. E ancora, Aromatic Elixir di Clinique diventa...Aromantico Eliseo. C'è da ammettere che, però, la fantasia non manca!
Vi ho già parlato delle clienti "se non vedo non ci credo"?
Cliente: "Vorrei Trussardi Bianco".
Io: "Eccolo signora, glielo porto in cassa?"
Cliente:"Ma sei sicuro che è quello? "
Io:" Si signora".
Cliente: "Ma lo ricordavo diverso!"
E si ricordava male! Lo saprà meglio io, forse?
Io:"Signora guardi, sono proprio sicuro".
Cliente:"Sarà..."
Andiamo verso la cassa e mi accorgo che la cliente sta facendo dei movimenti strani...non è possibileeeeeeeee! Sta aprendo la scatola! Ancora prima di pagare!
La cliente si accorge che la sto guardando e mi dice: "Si si, è questo. Ho aperto la scatola perchè poi non sarei tornata a cambiarlo".
E se non era quello? Si è chiesta se poteva o no aprire la confezione prima di pagarlo? La risposta è No! Alla cliente non importa, l'unica cosa importante è il suo profumo, tutto il resto non conta. Non conta quello che le dice il commesso, non conta se il prodotto era stato pagato o meno, non conta la scatola rovinata. Non conta nulla all'infuori di lei: la cliente è al centro del mondo, e tutto il mondo ovviamente le gira intorno. Vorrei tanto sapere chi cavolo ha detto quella frase infelice :"Il cliente ha sempre ragione"...
Per rimanere in tema di clienti che provano i prodotti prima di acquistarli...ecco qui un cliente che si vaporizza sulla mano un deodorante Infasil. Lo vedo e gli dico: " Scusi, i deodoranti non si possono provare".
Lui serio risponde: "Mica me lo messo sotto l'ascella".
A quel punto scoppio a ridere: cos'altro potevo fare di fronte ad un'affermazione del gneere?? In fondo ha ragione: il deodorante si usa per le ascelle, se lo spruzzo sulla mano non significa che lo sto provando. :-)
Una cosa, però, posso dirla??? Un deodorante da 3 euro, c'è bisogno di provarlo? Compralo punto e basta! Poi se non ti piace ne prendi un altro!!
Ora vado a letto perchè domani sarà un altro venerdì... anche piu' pesante del solito perchè avrei dovuto starmene a casa; ma per una collega malata questo ed altro !! :-)
Notte.
In realtà sarei dovuto stare a casa domani, ma un venerdì di riposo sembrava troppo bello per essere vero: collega malata + una marea di merce = venerdì si lavora! Starete pensando a cosa mi cambia: venerdì o giovedì è uguale, dovrebbero essere equivalenti... E invece no! Stare a casa di venerdì, quando lavori in un centro commerciali tutti i sabato e domenica, ti dà quasi l'illusione di appartenere alla categoria di lavoratori "normali" che hanno il week-end libero.
Nelle due ultime giornate al negozio ci sono state un paio di clienti sicurmanete da segnalare!!
Fiorella Mannoia diceva che le donne sono dolcemente complicate, io credo sia più giusto dire stronzamente complessate. La donna, quando si trova a disagio, diventa cattiva. Non tutte, ovviamente; ci sono anche quelle che abbassano gli occhi e neanche rispondono...
Ma tornando alle perfide, eccola qui: la signora Minù, che si alza sulle punte per prendere un profumo esposto sullo scaffale piu' alto. La mia collega Barbara la vede in difficoltà, ma essendo già impegnata, mi chiede se potevo aiutarla io.
Mi avvicino e le dico: "Serve aiuto, signora?"
La tappa risponde: "Mamma mia quanto sei alto! Dai quasi fastidio, era meglio che facevo da sola".
E' vero sono alto, ma se lei è un abitante del'isola dei lillipuziani che colpa ne ho?!
Rispondo semplicemte: "Grazie signora, è gentile". E le prendo comunque la confezione dallo scaffale.
In realtà avrei voluto dirle: "Bene faccia da sola, voglio proprio gustarmi la scena della sua scalata verso l'ultimo scaffale! Buon arrampicata!"
L'altra segnalazione riguarda ancora una volta lo stravolgimento dei nomi dei profumi: Cheap and chic di Moschino diventa...Cippi Ciappi. E ancora, Aromatic Elixir di Clinique diventa...Aromantico Eliseo. C'è da ammettere che, però, la fantasia non manca!
Vi ho già parlato delle clienti "se non vedo non ci credo"?
Cliente: "Vorrei Trussardi Bianco".
Io: "Eccolo signora, glielo porto in cassa?"
Cliente:"Ma sei sicuro che è quello? "
Io:" Si signora".
Cliente: "Ma lo ricordavo diverso!"
E si ricordava male! Lo saprà meglio io, forse?
Io:"Signora guardi, sono proprio sicuro".
Cliente:"Sarà..."
Andiamo verso la cassa e mi accorgo che la cliente sta facendo dei movimenti strani...non è possibileeeeeeeee! Sta aprendo la scatola! Ancora prima di pagare!
La cliente si accorge che la sto guardando e mi dice: "Si si, è questo. Ho aperto la scatola perchè poi non sarei tornata a cambiarlo".
E se non era quello? Si è chiesta se poteva o no aprire la confezione prima di pagarlo? La risposta è No! Alla cliente non importa, l'unica cosa importante è il suo profumo, tutto il resto non conta. Non conta quello che le dice il commesso, non conta se il prodotto era stato pagato o meno, non conta la scatola rovinata. Non conta nulla all'infuori di lei: la cliente è al centro del mondo, e tutto il mondo ovviamente le gira intorno. Vorrei tanto sapere chi cavolo ha detto quella frase infelice :"Il cliente ha sempre ragione"...
Per rimanere in tema di clienti che provano i prodotti prima di acquistarli...ecco qui un cliente che si vaporizza sulla mano un deodorante Infasil. Lo vedo e gli dico: " Scusi, i deodoranti non si possono provare".
Lui serio risponde: "Mica me lo messo sotto l'ascella".
A quel punto scoppio a ridere: cos'altro potevo fare di fronte ad un'affermazione del gneere?? In fondo ha ragione: il deodorante si usa per le ascelle, se lo spruzzo sulla mano non significa che lo sto provando. :-)
Una cosa, però, posso dirla??? Un deodorante da 3 euro, c'è bisogno di provarlo? Compralo punto e basta! Poi se non ti piace ne prendi un altro!!
Ora vado a letto perchè domani sarà un altro venerdì... anche piu' pesante del solito perchè avrei dovuto starmene a casa; ma per una collega malata questo ed altro !! :-)
Notte.
martedì 17 novembre 2009
10:01 e 21:59
Giornata fiacchissima in negozio. Saranno entrate al massimo 20 persone e la maggior parte non ha comprato ovviamente niente.
Quindi, ho deciso di raccontarvi di due tipologie di clienti: il cliente 10.01 e quello 21.59; ma prima è giusto spiegarvi che Porta di Roma è aperto dalle 10 della mattina fino alle 22 e ci sono clienti che sfruttano quest'orario, dal primo secondo fino all'ultimo.
Partiamo dal cliente 10 e 01.
Quando la mattina ancora devi svegliarti del tutto, ma stai già lavando il pavimento del negozio, ecco arrivare, puntualissima,la cliente 10 e 01.
La avverti che da quella parte è bagnato, ma a lei serve qualcosa proprio là! Come ti sbagli?!
Allora le dico di fare attenzione e che puo' scivolare, sperando che decida di passare piu' tardi. Ma lei risponde: "Non ti preoccupare sto attenta".
E via, passo dopo passo, impronta dopo impronta va spedita verso..che cosaaaa??? Una spruzzata di profumo!!! Non deve comprare nulla!
Mi guarda e dice: "Hai visto, ho fatto subito e non sono caduta!" Mi strizza l'occhio ed esce dal negozio, lasciando dietro di se una scia di impronte e tutto il mio odio!
L'altra tipologia di cliente che non vorresti mai servire è quello delle 21 e 59.
Tipica odiosa cliente delle 21 e 59 che aspetta l'inizio del film al cinema alle 22 e 15, accompagnata dal fidanzato.
Passa la soglia del negozio e senza salutare ne tanto meno scusarsi per l'orario, si rivolge al ragazzo: "Amo' amo' me lo compri sto profumo?"
Il fidanzato che non vuole spendere soldi dice: "Nun me piace, me deve piascè pure a me, lo devo sentì pure io!"
Ma lei non si arrende:"Allora scegliemolo insieme!"
Che cosa?! Alle dieci di sera dovete far finta di scegliere un profumo?
Intervengo nel siparietto e gentilmente dico: "Ragazzi, scusate ma siamo in chiusura".
La ragazza gentilissima risponde: "E n'attimoo!"
Grazie, ma che gentile.
Mi avvicino alla cassa, spengo il computer, chiudo la cassa ed ecco uscire, finalemente, lo scontrino della chiusura serale.
Mi rivolgo alla ragazza e dico:"Siamo chiusi".
La ragazza:"Ma de che! Io me devo comprà il profumo!"
Le rispondo che siamo aperti 7 giorni su 7 dalle 10 alle 22.
Magari se vieni prima sono anche più gentile e comunque il tuo bel fidanzatino non te l'avrebbe mai comprato il profumo, svegliaaaaaaaa!!
Mi sono sempre chiesto che tipo di piacere provino quei clienti che vogliono alzare o abbassare la serranda del negozio insieme al personale. Credo che sia qualcosa di perverso tipo padrone e schiavo... Come dire: "Tu commesso devi essere pronto dai primi secondi del mattino fino all'ultimo istante della sera, devi servirmi come e quando voglio".
Miei cari non temete: arriverà il giorno in cui rimarrete schiacciati dalla serranda che si sta abbassando e a quel punto il piacere sarà il mio! hauahauhauhauahau :-)
Quindi, ho deciso di raccontarvi di due tipologie di clienti: il cliente 10.01 e quello 21.59; ma prima è giusto spiegarvi che Porta di Roma è aperto dalle 10 della mattina fino alle 22 e ci sono clienti che sfruttano quest'orario, dal primo secondo fino all'ultimo.
Partiamo dal cliente 10 e 01.
Quando la mattina ancora devi svegliarti del tutto, ma stai già lavando il pavimento del negozio, ecco arrivare, puntualissima,la cliente 10 e 01.
La avverti che da quella parte è bagnato, ma a lei serve qualcosa proprio là! Come ti sbagli?!
Allora le dico di fare attenzione e che puo' scivolare, sperando che decida di passare piu' tardi. Ma lei risponde: "Non ti preoccupare sto attenta".
E via, passo dopo passo, impronta dopo impronta va spedita verso..che cosaaaa??? Una spruzzata di profumo!!! Non deve comprare nulla!
Mi guarda e dice: "Hai visto, ho fatto subito e non sono caduta!" Mi strizza l'occhio ed esce dal negozio, lasciando dietro di se una scia di impronte e tutto il mio odio!
L'altra tipologia di cliente che non vorresti mai servire è quello delle 21 e 59.
Tipica odiosa cliente delle 21 e 59 che aspetta l'inizio del film al cinema alle 22 e 15, accompagnata dal fidanzato.
Passa la soglia del negozio e senza salutare ne tanto meno scusarsi per l'orario, si rivolge al ragazzo: "Amo' amo' me lo compri sto profumo?"
Il fidanzato che non vuole spendere soldi dice: "Nun me piace, me deve piascè pure a me, lo devo sentì pure io!"
Ma lei non si arrende:"Allora scegliemolo insieme!"
Che cosa?! Alle dieci di sera dovete far finta di scegliere un profumo?
Intervengo nel siparietto e gentilmente dico: "Ragazzi, scusate ma siamo in chiusura".
La ragazza gentilissima risponde: "E n'attimoo!"
Grazie, ma che gentile.
Mi avvicino alla cassa, spengo il computer, chiudo la cassa ed ecco uscire, finalemente, lo scontrino della chiusura serale.
Mi rivolgo alla ragazza e dico:"Siamo chiusi".
La ragazza:"Ma de che! Io me devo comprà il profumo!"
Le rispondo che siamo aperti 7 giorni su 7 dalle 10 alle 22.
Magari se vieni prima sono anche più gentile e comunque il tuo bel fidanzatino non te l'avrebbe mai comprato il profumo, svegliaaaaaaaa!!
Mi sono sempre chiesto che tipo di piacere provino quei clienti che vogliono alzare o abbassare la serranda del negozio insieme al personale. Credo che sia qualcosa di perverso tipo padrone e schiavo... Come dire: "Tu commesso devi essere pronto dai primi secondi del mattino fino all'ultimo istante della sera, devi servirmi come e quando voglio".
Miei cari non temete: arriverà il giorno in cui rimarrete schiacciati dalla serranda che si sta abbassando e a quel punto il piacere sarà il mio! hauahauhauhauahau :-)
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